Ma a chi volete che interessi la decapitazione di dodici soldati dell’esercito siriano?

Ma a chi volete che interessi la decapitazione di dodici soldati dell’esercito siriano per mano dei “ribelli”, oggi battezzati  “terroristi” ma fino a ieri beniamini degli USA e del Gruppo di Londra? Ai media mainstrem il terrorismo in Siria si direbbe interessi soltanto quando a morire è qualche reporter occidentale. Pochissime righe, un mese fa, quando una autobomba fu fatta esplodere ad Homs davanti ad una scuola (52 morti, di cui 46 bambini), stessa cosa per la strage di oggi. E, ovviamente, nemmeno una parola sul sacrificio di questi ragazzi dell’esercito siriano. Un esercito di leva che, nonostante tre anni di feroci combattimenti, continua a rimanere coeso e a combattere chi vorrebbe trasformare la Siria in un’altra Libia o Iraq. Alla faccia di chi continua a farneticare sulla “dittatura” di Assad.

 

Francesco Santoianni

(articolo già pubblicato nel 2014 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/

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