Si direbbe raschi il fondo del barile il quotidiano Il Mattino. E di fronte alla prevedibile débâcle elettorale di un PD campano che affolla, oramai, solo le cronache giudiziarie, non trova niente di meglio da fare che riempire 10 PAGINE IN TRE GIORNI con lo “scoop” di un “massone candidato nelle liste di de Magistris”. “Notizia” abbastanza bizzarra (i candidati e le liste pro-de Magistris saranno noti solo il 7 maggio) e attestata da un post su Facebook che sarebbe stato messo da tale Enzo Peluso (“… di professione assicuratore (…) che non ha mai fatto mistero dell’affiliazione alla massoneria”) e da una foto (de Magistris e Peluso seduti vicino in una convention, all’Hotel Oriente, del Movimento LIR, Liberali Repubblicani e Laici).
Ma perché mai Il Mattino scatena questa forsennata, e improvvisa, crociata contro la Massoneria? E perchè spreca i suoi migliori giornalisti (tra l’altro, nella precedente tornata elettorale, clamorosamente “filo de Magistris”) in questa ridicola campagna stampa? Secondo i soliti malpensanti, c’entra qualcosa la lottizzazione di Bagnoli e laprivatizzazione dell’acqua pubblica, entrambe agognate da Francesco Gaetano Caltagirone, proprietario del quotidiano e, oggi, nettamente contrastate da Luigi de Magistris.
Per carità! Pure, infamanti, illazioni. Anche perché significherebbe mettere in dubbio l’obbiettività e l’indipendenza dei giornalisti. Di quelli napoletani, in particolare.
(articolo già pubblicato nel 2016 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/