Lettieri o de Magistris per noi pari sono” sentenzia Luigi di Maio. Per “noi” chi? Ovviamente, gli attivisti Cinque Stelle di Napoli non si sono mai espressi (né in qualche riunione, né votando on line) sul ballottaggio. Più in generale, non si sono mai espressi su nulla; a meno che non si voglia considerare una democratica elezione la farsa della nomina a candidato sindaco dello sconosciuto Matteo Brambilla da parte di 274 altrettanti sconosciuti “attivisti certificati”.
Sarebbe il caso di rimediare. Ad esempio, indicendo una riunione straordinaria del Movimento Cinque Stelle di Napoli per decidere che fare il 19 giugno e soprattutto dopo, quando Napoli, dopo la certa vittoria di de Magistris, si avvierà a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che non si rassegnano ai diktat di Renzi e dell’Unione Europea.
Ma, ovviamente di Maio non ci pensa nemmeno a sprecare il suo tempo confrontandosi con la “base” Cinque Stelle. Gli basta il pellegrinaggio verso i Grandi della Terra che si avvia a fare. Sperando che, dopo il frenetico turn over (Berlusconi-Monti-Letta-Renzi) da essi imposto, sia arrivato il suo momento.
(articolo già pubblicato nel 2016 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/