“Bombardamento con armi chimiche di un ospedale a Idlib.” Questa la versione dei “ribelli siriani” e di tutta la stampa mainstream della strage di Idlib, (incredibilmente, diffusa anche dalla Boldrini. Ma alcune foto (forse scattate con il cellulare dai “ribelli”e trafugate dai servizi segreti siriani) pubblicate, tra gli altri, su questo sito mostrano tutt’altro: “ribelli” protetti con tute NBC dotate di respiratore che agiscono non già in un ospedale o in un centro urbano ma in quella che appare essere un deposito incastonato in una cava. Area, tra l’altro, sorvegliata da una garitta posta in alto dove operano “Elmetti bianchi” che altro non sono che miliziani di Al-Nusra (si noti la bandiera).
Un’area invasa da gas (fuoriuscito forse accidentalmente) e che ha ucciso qualche combattente dell’ISIS. Altro che “bambini” e “civili inermi” come strombazzato dal “giornalista” dell’ex Aleppo Media Center che la bufala l’ha diffusa il giorno prima del famoso bombardamento dell’aviazione siriana.
Francesco Santoianni
Questo articolo viene pubblicato anche nella Rubrica I Media alla Guerra de l’Antidiplomatico