Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del movimento dei Gilet Jaunes. Contro questo spettro, burocrati sindacali, politicanti, giornalisti venduti… agitano la paura di un “fascismo” che essi stessi hanno provveduto a creare con le loro politiche per poi potere ergersi come “barriera alla barbarie”.
Nonostante ciò, il movimento dei Gilet Jaunes, grazie anche all’impegno di compagni francesi – come Jean-Luc Mélenchon che, a differenza di quello successo da noi con i “Forconi”, invece di tirarsi indietro per paura di “sporcarsi le mani”, ha subito appoggiato, forgiandole,le proteste – ha oggi l’appoggio del 72 per cento dei Francesi e ha espresso un programma che ci si augura possa diventare punto di riferimento per la nascita –finalmente – di un grande movimento di lotta qui in Italia e che trovi il sostegno anche di quella “sinistra antagonista” italiana, fino a ieri apertamente ostile al movimento dei Gilet Jaunes.
A quella parte di “sinistra antagonista” ancora oggi, schizzinosamente intenta a fare “l’analisi del sangue” al movimento dei Gilet Jaunes, mentre è alle porte un nuovo Maggio 1968, dedichiamo queste parole di Lenin (1916):
«Colui che attende una rivoluzione sociale“pura”, non la vedrà mai. Egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione. (…) La rivoluzione socialista in Europa non può essere nient’altro che l’esplosione della lotta di massa di tutti gli oppressi e di tutti i malcontenti.
Una parte della piccola borghesia e degli operai arretrati vi parteciperanno inevitabilmente – senza una tale partecipazione non è possibile una lotta di massa, non è possibile nessuna rivoluzione – e porteranno nel movimento, non meno inevitabilmente, i loro pregiudizi, le loro fantasie reazionarie, le loro debolezze e i loro errori. Ma oggettivamente essi attaccheranno il capitale, e l’avanguardia cosciente della rivoluzione, il proletariato avanzato, esprimendo questa verità oggettiva della lotta di massa varia e disparata, variopinta ed esteriormente frazionata, potrà unificarla e dirigerla, conquistare il potere, prendere le banche, espropriare i trust odiati da tutti (benché per ragioni diverse!), e attuare altre misure dittatoriali che condurranno in fin dei conti all’abbattimento della borghesia e alla vittoria del Socialismo (…)»
Comitato di solidarietà ai Compagni francesi – Gilets Jaunes
(volantino che sarà distribuito al Presidio davanti al Consolato di Francia, Napoli 10 dicembre 2018)