Campagne di odio: perché Facebook non ferma quelle dei Signori della Guerra?

Si chiude stancamente anche questo (diciottesimo) anniversario dell’attacco alle Twin Towers. Svaporata la promessa di Trump di rendere pubblici tutti gli atti dell’inchiesta e persistendo la diffusa diffidenza per la “versione ufficiale”, tutte le trasmissioni televisive sull’attentato (per non parlare dei film su questo, rimandati in onda) si sono rivelati un flop di ascolti. Cerca di ravvivare la scena, l’israeliana Rita Katz e il suo SITE che – dopo avere, per anni, certificato come autentici e rifilato a tutti i media, video di falsi “Bin Laden” che rivendicavano la strage delle Twin Towers – ora non trova nulla di meglio da  rifilarci che il video di un tizio – agghindato come Gandalf, (del “Signore degli Anelli”) e presentato come  Ayman Al  Zawahiri: il “Califfo del Terrore” –  il quale, dopo aver assicurato che è stata Al-Qaeda&Isis  a buttare giù le Twin Towers, sputa odio e minacce contro chiunque non inneggi alla Shari’a.

Video, ovviamente, diffuso come autentico da tutti i TG nostrani, nella verosimile speranza di suscitare la richiesta di nuove “guerre contro il terrore”. Speranza ben riposta considerando gli innumerevoli post sui social che, postando questo video farlocco, invocano gli USA di intensificare i bombardamenti contro gli jihadisti (e, visto che ci siamo, anche contro gli hezbollah, i siriani e gli iraniani).

Insomma, una ben architettata campagna di odio; mentre, “a sinistra”, impazza uno sperticato plauso per Facebook che, per non meglio specificati “motivi di odio”, chiude pagine e gruppi di organizzazioni, pure ammesse a partecipare alle elezioni, quali Forza Nuova e Casa Pound o mentre, senza nessuna motivazione, Twitter chiude gli account del governo cubano o di giornalisti di Russia Today.

Francesco Santoianni

Articolo già pubblicato su LAntidiplomatico.it

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