Tutti a inneggiare ad un nuovo lockdown criminalizzando i tanti che – seguendo le direttive del Governo sul cashbak – affollano le strade per fare gli acquisti di Natale. Ma davvero il virus Sars-Cov-2 si combatte con impedendo alla gente di uscire di casa?
Si direbbe di no, considerando che i paesi che registrano la più alta mortalità per Covid – Italia tra i primi – sono proprio quelli che hanno imposto i più ferrei lockdown. Si direbbe di no, considerando quello che successe a Napoli il 17 giugno 2020 quando, per tutta la notte, decine di migliaia di tifosi (nessuno con la mascherina), entusiasti della
vittoria della Coppa Italia, si sono riversati per strada abbracciandosi, cantando e urlando per ore e ore. Evento che autorizzò l’”esperto di turno” – Ranieri Guerra del Comitato tecnico scientifico – a maledire come “sciagurati” i tanti tifosi e a presagire una ripresa del contagio e dei morti a Napoli. Ripresa che, ovviamente, dopo i fatidici quindici giorni, non ci fu. Come mai? E come mai, nessuna conseguenza sanitaria ha avuto a Napoli neanche l’affollarsi di tanti tifosi per la morte di Maradona. Eppure anche allora un altro “esperto” del Cst, Alberto Villani, pronosticava che gli assembramenti per Maradona avrebbero “aumentato casi, terapie intensive e morti per Covid”.
E allora? Allora sarebbe il caso di ammettere che il virus Sars-Cov-2, essendo presente nel nostro Paese già nell’estate 2019, ha già contagiato decine di milioni di Italiani ed è destinato a restare endemico, verosimilmente per decine di anni. E, considerato che non lo si schioda con vaccinazioni e mascherine dovrebbe essere affrontato, potenziando la medicina di base (ad esempio, facendo riaprire gli ambulatori medici e potenziando le visite a domicilio) ma, soprattutto, proteggendo le sue più probabili vittime, e cioè gli iper-anziani. Non imponendo inutili e vessatori lockdown.
Non vi convince? Fate come volete. Restate chiusi a casa a maledire chi, seguendo i precedenti consigli del Governo, osa andare in giro a fare gli acquisti. E Felice Anno Nuovo.
Francesco Santoianni