Ma cosa avrebbero detto i tanti “compagni” se oggi a portare nel porto di Napoli 1500 disperati raccolti davanti alle coste libiche fosse stata, poniamo, una nave militare statunitense? Certamente, invece, di struggersi su Facebook, avrebbero protestato contro l’ipocrisia di chi i profughi prima li crea con le guerre e poi li usa come strumento di pubbliche relazioni. E, allora, perché non dicono la stessa cosa per Médecins Sans Frontières?
Fondata da Bernard Kouchner, divenuto poi ministro degli Esteri del governo Sarkozy e artefice della guerra alla Libia, Médecins Sans Frontières (“partner” dell’ Open Society Institute di George Soros) è stata in prima fila nell’alimentare con le sue menzogne la guerra alla Siria; ad esempio, la sua attestazione del Sarin usato da Assad nel 2013 , i “barili bomba” lanciati su inermi civili, il bombardamento dei suoi innumerevoli “ospedali pediatrici” …. E se volete conoscere cosa Médecins Sans Frontières ed altre “stimate organizzazioni umanitarie” hanno fatto per alimentare le guerre di questi ultimi anni leggete qui.
Poi ci sarebbe da analizzare l’ideologia di chi al porto di Napoli sventolava striscioni che inneggiavano all’”accoglienza” per chiunque. Lo abbiamo già fatto qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui. Non è il caso di ritornarci anche ora.
Francesco Santoianni