La bufala dei “90% morti per Covid”

Ricordate la dichiarazione del presidente dell’Istat? Il professore Gian Carlo Blangiardo che aveva osato dichiarare all’Avvenire…numeri alla mano, nello stesso periodo di tempo (marzo), l’anno scorso, sono morte più persone per malattie respiratorie che quest’anno per Covid-19” si tirò dietro le accuse di “negazionismo”; poi le sue dichiarazioni furono fatte dimenticare da sbalorditivi “studi”, prodotti proprio dall’Istat, che pretendevano di attestare l’opposto e sulla attendibilità dei quali rimandiamo a questo articolo.

Si direbbe essere lo stesso destino capitato all’Istituto superiore della Sanità che, a marzo, mentre infuriava la polemica sui “morti con coronavirus” fatti passare per “morti per coronavirus” (questione, ovviamente, archiviata sui media) presentava uno studio che stimava nel 3,4% i “morti per coronavirus” tra quelli  “morti con coronavirus”; studio così sintetizzato dal titolo di un articolo de La Stampa: “Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità: “Solo 12 le persone decedute senza patologie pregresse””. Successivamente, il 26 maggio, sempre l’Istituto superiore della sanità pubblicava uno studio che da che, dall’analisi di ben 3032 cartelle cliniche di persone classificate come “decedute per Covid”, documentava che solo 124 di esse non evidenziavano gravi patologie pregresse, appena il 4,1% del totale dei “morti con coronavirus”.

Oggi tutti i giornali impazzano con titoli quali: “Studio Istat-Iss: ‘Covid-19 causa diretta di morte per l’89% di positivi”, “Coronavirus, il rapporto Iss-Istat: “È causa diretta di morte nell’89% dei pazienti deceduti. Può rivelarsi fatale anche senza concause”, “Indagine Iss Istat: nove decessi su 10 per Covid causati direttamente dal virus”…. riferendosi ad uno studio ISTAT-Istituto superiore della sanità che approfondiremo in un prossimo articolo. Per ora ci basta osservare che se fosse vero che pazienti risultati positivi al Covid che presentavano gravi patologie come tumori o malattie cardiache sarebbero “morti per Covid” (“COVID-19 è nove volte su 10 la causa di decesso” (…) In altri termini è presumibile che il decesso non si sarebbe verificato se l’infezione da SARS-CoV-2 non fosse intervenuta”) ci si sarebbe aspettato di trovare nello studio un riscontro – e quindi un notevole aumento, rispetto agli anni precedenti – nel numero dei decessi complessivi per tumori o malattie cardiache. Così non è.

Intanto, in attesa che si sgonfi questa ennesima bufala mediatica, date una occhiata alla sorte toccata ad un artista napoletano – Alberto Falco – che avevo avuto modo di ammirare non poche volte. Già ammalato di cancro, e risultando positivo al tampone, era stato spedito in tutta fretta nel decantato “ospedale Covid” di Napoli fatto costruire dal governatore della Campania Vincenzo de Luca. Li ha dovuto aspettare ben 40 giorni e la diffida di un legale per fare una biopsia. È morto ieri senza aver potuto mai incontrare i suoi familiari. Chissà se anche la sua morte servirà ai media e agli “esperti” per continuare a terrorizzarci sul Covid.

Francesco Santoianni

Articolo già pubblicato su Lantidiplomatico

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