Perorare la liberazione di un essere umano che si ritiene essere tenuto “prigioniero” è certamente cosa buona e giusta. Ma da questo a cantare le lodi di Padre dell’Oglio quale “testimone di fede”, “uomo appassionato”, che “illumina le periferie e permette che anche in realtà come la Siria si possa tornare a parlare di diritti e di giustizia”…. come affermano personaggi quali Amedeo Ricucci, Giuseppe Giulietti, Riccardo Cristiano… ce ne corre.
E a questi vorrei ricordare l’ultimo editoriale di Padre dell’Oglio “La morale cristiana e l’arma chimica siriana”: un efferato invito alla strage che mai avrei creduto potesse essere tranquillamente pubblicato su un sito “democratico” o, addirittura “di sinistra” quale quello dell’Huffington Post.
Francesco Santoianni
(articolo già pubblicato nel 2015 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/